Oggi i funerali di don Bruno. “Con la sua vita è stato davvero giardino di Misericordia” - Pachino / Rosolini 28 ottobre 2023
OGGI I FUNERALI DI DON BRUNO
“CON LA SUA VITA È STATO DAVVERO GIARDINO DI MISERICORDIA”
Pachino/Rosolini 28 ottobre 2023
In una piazza Vittorio Emanuele assolata e stracolma di fedeli, si sono svolti questa mattina i funerali di don Bruno Carbone, morto lo scorso giovedì 26 ottobre.
La Santa Messa è stata officiata dal Vescovo di Noto, mons. Salvatore Rumeo, con l’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, il Vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, il Vescovo di Mazzara del Vallo, mons. Angelo Giurdanella e tutto il clero della Diocesi di Noto.
Presenti autorità civili e militari e i sindaci di Pachino, Scicli e Rosolini. Molte le associazioni laicali presenti, dagli scout alle Misericordie di Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini.
La commozione è stata tantissima e il ricordo di don Bruno ha echeggiato di bocca in bocca.
Toccante l’omelia di mons. Rumeo che ha definito don Bruno “un uomo in cammino che, nel farsi pellegrino di Vangelo vivo, è riuscito a condividere le fatiche e le gioie, le sofferenze e le speranze di tanti fratelli e sorelle che ha incontrato nella sua giornata terrena”.
“Sacerdote mite, buono, colto e amante della buona lettura” ha continuato Rumeo. “Cultore di ogni scienza, pastore di tutti senza distinzione alcuna, amica fraterno, uomo di grande preghiera e di vera lungimiranza pastorale, umano e costruttore di vere relazioni. Il suo ministero è stato caratterizzato da spirito di generoso servizio al popolo di Dio”.
Il Vescovo di Noto ha richiamato quello che in questi giorni è stato scritto di don Bruno sui social: “di profonda spiritualità, umile, dal tratto timido ma profondamente amante di Gesù e della sua Chiesa netina, instancabile pastore, ottimo predicatore e amico dei poveri”. Ed ha poi raccontato che “in un suo appunto, che abbiamo trovato con padre Giuseppe e padre Andrea sulla scrivania del suo ufficio parrocchiale, a commento della liturgia della 24esima domenica del tempo ordinario, scriveva: nella predicazione di Gesù il perdono e l’amore non conoscono misura. Si ama e si perdona senza misura. È l’assenza del limite che rende il perdono forte e capace di sradicare il male alla radice. Il perdono, come l’amore, cambia il cuore rendendolo libero dal maligno: Il male si guarda in faccia, lo si combatte solo con l’amore. Il termometro della nostra fede: perdonare sempre. Dobbiamo avere il coraggio di chiedere il perdono a tutte quelle persone ferite dai nostri giudizi senza misericordia”.
Infine, mons. Rumeo ha ricordato che “don Bruno è stato anche dall’altra parte. Ha vissuto quella povertà estrema che è la malattia. Ha conservato la fede che gli ha dato sempre coraggio e speranza e non ha voluto abbandonare la comunità parrocchiale. Ha dato alla Chiesa di Noto una luminosa testimonianza nel tempo della sofferenza abbandonandosi fiduciosamente nelle mani di Dio e alla materna protezione della Vergine Maria Assunta e Scala del Paradiso. Bruno sacerdote, vero uomo, che ha camminato in punta di piedi nel territorio della nostra Chiesa, grande testimone del Vangelo, pellegrino ora nel viaggio verso il cielo, perché con la sua vita è stato davvero giardino di Misericordia”.
Molto intensi e partecipati, gli interventi di quanti hanno voluto lasciare un ricordo di don Bruno, a cominciare all’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice e dai suoi piccoli chierichetti Francesco e Corrado.
Corrado Vaccaro, coordinatore del Consiglio Pastorale Cittadino di Rosolini, ha definito don Bruno “l’apostolo dei giovani a Rosolini” sulla via tracciata dal santo Parroco mons. Corrado Contarina. “Caro don Bruno, abbiamo bisogno ancora di piangere, non perché siamo senza speranza – noi crediamo che ora tu sei con il nostro Signore Risorto – ma abbiamo ancora bisogno di piangere per comunicarti il nostro affetto e la nostra riconoscenza attraverso le lacrime”.
Dopo le esequie, il feretro è stato trasferito, dapprima a Jungi, a Scicli, città natale di don Bruno e poi a Rosolini, sua città di adozione, che gli aveva conferito la cittadinanza onoraria.
A Rosolini è stato un vero bagno di folla. Tantissimi fedeli lo hanno atteso fin dal primissimo pomeriggio in Chiesa Madre, che lo ha visto parroco per nove anni e, ancor prima, vice parroco con mons. Corrado Contarina.
Qui si è tenuta una breve ma intensa cerimonia funebre. Don Gigi Paternò, anche lui vice parroco nello stesso periodo di don Bruno, ha raccontato della loro esperienza di vita comune sotto la guida santa di mons. Contarina. La commozione dei rosolinesi si coglieva nei volti di tutti e tanti sono stati gli applausi rivolti al nostro don Bruno.
Successivamente, il feretro è stato portato nella chiesa del Cuore Immacolato, dove don Bruno è stato parroco per ben 19 anni. Infine, il trasferimento al cimitero di Rosolini, dove è stato tumulato nella cappella delle Suore Visitandine del Sacro Cuore.
Ad accompagnare il carissimo don Bruno, oltre a don Andrea e don Giuseppe e ai familiari, con in testa il fratello Giovanni, è stato sempre presente il nostro Vescovo, come padre amorevole e premuroso.
Tutte le Misericordie siciliane hanno espresso vicinanza e cordoglio ai familiari e alla comunità cristiana della Diocesi di Noto.