Incontro con il candidato presidente nazionale Domenico Giani - Augusta 14 maggio 2021
INCONTRO AD AUGUSTA CON IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA NAZIONALE DELLE MISERICORDIE, DOMENICO GIANI
Augusta 14 maggio 2021
Il candidato alla presidenza nazionale delle Misericordie d’Italia, dott. Domenico Giani, ha incontrato ad Augusta lo scorso 14 maggio 2021 le Misericordie del coordinamento di Siracusa-Ragusa per illustrare il suo programma elettorale e conoscere le misericordie e il territorio.
Domenico Giani è, fin da quando aveva 12 anni, un confratello della Misericordia di Arezzo, della quale è il Presidente del Collegio dei Probiviri. Molto conosciuto ai più per essere stato fino a poco tempo fa il comandante della Gendarmeria Vaticana al servizio di due Papi, Benedetto XVI e Francesco, è stato in precedenza anche ufficiale della Guardia di Finanza e membro del SISDE, i servizi segreti italiani. Attualmente è Presidente della Eni Foundation, impegnata in progetti e attività umanitarie.
L’incontro di sabato è il primo in Sicilia, a cui seguiranno gli incontri con gli altri Coordinamenti zonali in vista delle elezioni nazionali che si terranno a Firenze il prossimo 19 giugno.
Ad accompagnare il candidato presidente vi erano il presidente nazionale Ugo Bellini, il presidente regionale Santino Mondello, il correttore regionale don Calogero Falcone e il candidato al Consiglio Nazionale Santo Cantali, della Misericordia di Regalbuto.
Fra i punti del ricco e puntuale programma trattati da Giani, che ha voluto da subito precisare che la sua è una candidatura di unità, particolarmente apprezzati sono stati quelli della “ecclesialitá del movimento”, della “legalità” e del “patto educativo”.
Punto cardine e imprescindibile del programma “è il ritorno di tutti noi ad essere una confederazione che ritrovi le sue radici nel servizio alla Persona che s’è incarnata, Gesù. L’ecclesialitá è il metterci al servizio della fede nella carità. In questo, il ruolo dei correttori è fondamentale. Ho informato il Santo Padre che mi ha spronato ad andare avanti anche in questo servizio”.
“Come secondo punto” ha continuato Giani “abbiamo messo la legalità, perché non abbiano più ad accadere quei fatti che hanno provocato problemi finanziari e disastri morali e d’immagine. Perché non ci possiamo dire fratelli di misericordia e poi agire in modo malevolo. Le Misericordie devono essere di esempio per tutti”.
Si è pure fatto riferimento, com’è giusto che fosse, al periodo pandemico che stiamo vivendo. “In questo momento storico le Misericordie devono essere soggetto attivo nel cosiddetto patto educativo, nel nuovo rinascimento, nel nuovo umanesimo, di cui pure hanno parlato il Papa e lo stesso Draghi. Il post covid non è soltanto il recovery fund, non è soltanto una questione economica, ma è anche è soprattutto il momento che ci deve vedere impegnati nella rinascita umana, educativa e formativa”.
All’incontro erano presenti anche il nostro governatore, Nino Savarino, la segretaria del Coordinamento zonale, Maria Grazia Scatà, e gli altri governatori.
L’impressione che tutti hanno avuto è che un nuovo corso si sta finalmente avviando per le Misericordie italiane.