Suor Perla Helena incontra i confratelli e i volontari della Misericordia di Rosolini. Iniziato il percorso motivazionale - Rosolini 20 maggio 2022
“EBBI UN INCONTRO CON GESÙ E SCOPRII CHE C’ERA ED ERA VIVO. HO LASCIATO I MIEI PIANI PER INIZIARE LA MIGLIORE AVVENTURA DELLA MIA VITA”. SUOR PERLA HELENA INCONTRA I CONFRATELLI E I VOLONTARI DELLA MISERICORDIA DI ROSOLINI. INIZIATO IL PERCORSO MOTIVAZIONALE
Rosolini 20 maggio 2022
“Sono nata a Constituciòn, ma vengo da Puerto San Carlos Baja California Sur, Messico”. È iniziata così la testimonianza di Suor Perla Helena nell’incontro di questa sera con i confratelli e alcuni volontari della Misericordia di Rosolini.
Suor Perla e Suor Angelica, giunte dal Messico alla fine di aprile, rimarranno a Rosolini un anno intero, per dare corpo al progetto Hic Sum – dove la missione abita e fare esperienza di Misericordia.
Dopo i primi giorni di ambientamento, hanno iniziato a fare i primi servizi sociali e a prendere sempre più dimestichezza con l’italiano, aiutate in questo da Fabio Figura.
Questa sera, nel saloncino dell’Oratorio Buon Pastore, è iniziato il percorso motivazionale, catechistico e formativo che vedrà i volontari e i confratelli della Misericordia camminare insieme alle nostre due sorelle, per riscoprire la fede.
“Gesù non è un concetto, una dottrina. Gesù non è astrazione o, peggio, un modo ideale per estraniarsi dal mondo e dalla realtà. Gesù è una persona viva e vivente” ha detto il governatore Nino Savarino all’inizio della serata. “Gesù è il figlio del Dio vivente che si è fatto uomo per incontrarci. Ecco, tutti noi siamo alla ricerca di questo incontro. Ma più di mille discorsi, più di mille letture, ci sarà di aiuto la testimonianza di chi questo incontro ha sperimentato nella sua vita”.
Il percorso parte proprio da qui: dalla testimonianza di Suor Perla e di Suor Angelica; dalla conoscenza di queste due donne che hanno lasciato beni e affetti per mettersi alla sequela di Gesù e hanno percorso migliaia e migliaia di chilometri per venire a Rosolini e condividere con noi un pezzo della loro vita.
Questa sera è stata la volta di Suor Perla, che ci ha parlato della sua vita e della sua scelta di abbracciare e seguire Gesù.
“Sono stata battezzata, di nascosto da mio padre che era ateo, da un sacerdote missionario comboniano di origine italiana” ha continuato. “Dopo aver ricevuto i sacramenti della Comunione e della Cresima, mi sono allontanata dalla Chiesa. Vivevo ai margini della religione. Ero credente senza Dio. Andavo a messa perché obbligata. Sapevo che Dio esisteva, ma non lo conoscevo. Era come se Dio non fosse vivo, come se non facesse parte della mia vita”.
La testimonianza di Suor Perla è stata coinvolgente, in un crescendo continuo che ha avuto il suo punto forte nel racconto della sua conversione. Dietro le continue insistenze di una sua amica, partecipò ad un ritiro del Rinnovamento Carismatico nello Spirito Santo. “Avevo sentito che succedevano cose straordinarie, ma mi ha colpito che dicevano che Dio “regalava” il dono delle lingue e io andavo male nella materia inglese. Alla fine accettai di andare a quel ritiro spirituale per interesse: per vedere se Dio mi avesse dato la mano e con la sua “magia” mi avesse aiutato a passare il corso di inglese a scuola”.
“Andai a quel ritiro il 4 giugno 1994. Avevo 17 anni. Fu lì che Dio mi parlò al cuore. Ebbi un incontro con Gesù e scoprii che c’era ed era vivo”. Dopo quell’incontro “ho lasciato i miei piani, la mia famiglia per iniziare la migliore avventura della mia vita insieme a Dio, consacrargli la mia vita e per gli altri”.
Suor Perla ha quindi parlato della Congregazione delle Suore Missionarie Catechiste dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, del loro carisma e della loro missione, rimandando ai successivi incontri un maggiore approfondimento.
Questo racconto di vita vera ha suscitato nei confratelli e nei volontari risonanze e domande. Ma più di tutto, ha suscitato il desiderio di andare avanti in questo cammino di fede.
Infine, Suor Perla ha invitato tutti i presenti alla riflessione: “Sono convinta che abbiamo tutti una storia di salvezza. La nostra storia non è, come dice una canzone, una storia in più. No, non è una storia qualsiasi. Essa ci parla di una buona notizia in mezzo agli eventi della vita, che ci rende capaci di trarre il meglio da noi stessi. Se capiamo questo e non lo dimentichiamo, la nostra vita sarà una continua testimonianza che proclama che siamo figli amati da Dio. Qui sta la base della nostra felicità, un privilegio che si vede solo con il cuore (“l’essenziale è invisibile agli occhi”)”.
L’incontro è terminato con questa domanda: “Dio è sempre con me. E io in che modo sto con lui?”.
Seguiranno altri incontri. La prossima volta sarà il turno di Suor Angelica.
Il percorso motivazionale è aperto a tutti.
Grazie sorelle.