Santa Messa con il Vescovo per la XXXII Giornata Mondiale del Malato - Noto 11 febbraio 2024
SANTA MESSA CON IL VESCOVO PER LA XXXII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
Noto 11 febbraio 2024
In occasione della XXXII Giornata Mondiale del Malato, che ricorre l'11 febbraio, giorno della memoria della B.V Maria di Lourdes, si è celebrata nella Cattedrale di Noto la Santa Messa presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Salvatore Rumeo. Organizzata dall'UNITALSI Sottosezione di Noto, in collaborazione con il Servizio Diocesano per la Pastorale delle Persone con Disabilità, ha visto la partecipazione di una delegazione della Misericordia di Rosolini composta dal governatore, Nino Savarino, dal vicegovernatore, Salvatore Magrì, e da Nino Armeri, Assunta Guarino, Concetta Polizzi e Gianfranco Bognandi. Presenti anche le delegazioni dell'AVO di Noto (Associazione Volontari Ospedalieri) e dell'Avis Comunale di Noto.
Nella sua omelia, il Vescovo Salvatore Rumeo ha ricordato che “Dio si è fatto vicino alla nostra vita, prossimo alle nostre sofferenze, ha compassione per le sorti dell’umanità ferita. Dio, dinanzi alla sofferenza, non si tiene a distanza di sicurezza. Si avvicina con compassione e tocca la nostra vita per risanarla con tenerezza. Questo è lo stile di Dio e il cuore di Dio non ha confini. Gesù ci annuncia che Dio non è una idea astratta, una filosofia di vita, ma Dio è colui che si contamina con la nostra umanità ferita e non ha paura di venire a contatto con le nostre piaghe”. Mons. Rumeo ha invitato tutti ad andare “oltre le umane convenzioni” e a “superare i pregiudizi e la paura di mescolarci con la vita dell’altro”. Poi, rivolgendosi ai volontari, precisa che quello di Dio è “un amore unico, misericordioso, quell’amore che sa fermarsi ma sa anche andare oltre e vedere le necessità di tutti. Scriveva Papa Francesco nel 2016: «nella sollecitudine di Maria si rispecchia la tenerezza di Dio». Quella stessa tenerezza si fa presente nella vita di tante persone che si trovano accanto ai malati e sanno coglierne i bisogni, anche quelli più impercettibili, perché guardano con gli occhi pieni d’amore”.
A conclusione della celebrazione sono state donate ai presenti bottigliette con l’acqua benedetta di Lourdes.