“Dilexit nos”. Dall’enciclica di Papa Francesco spunti di riflessione per i confratelli in ritiro - Rosolini 10 novembre 2024
“DILEXIT NOS”. DALL’ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO SPUNTI DI RIFLESSIONE PER I CONFRATELLI IN RITIRO
Rosolini 10 novembre 2024
I confratelli della Misericordia di Rosolini si sono ritrovati insieme questa mattina per il loro ritiro spirituale, presso l'istituto del Sacro Cuore della Beata Maria Schininà di via Bellini a Rosolini.
Erano presenti anche i confratelli aspiranti che, durante i prossimi festeggiamenti del trentennale della fondazione, riceveranno la veste degli effettivi, simbolo di sacrificio e del servizio verso i sofferenti.
L'incontro di questa mattina ha tratto spunto dall'ultima enciclica di Papa Francesco "Dilexit nos", sull'amore umano e divino del cuore di Gesù Cristo.
Il governatore, Nino Savarino, nell'illustrare il tema di oggi, ha ricordato, con le parole del Santo Padre, che il cuore "unisce i frammenti" e rende possibile "qualsiasi legame autentico", perché solo con il cuore possiamo superare la "frammentazione dell'individualismo". Il mondo può cambiare a partire dal cuore, perché ci introduce nella dimensione comunitaria, sociale e missionaria, propria del cristiano.
La devozione al Cuore di Gesù ci sprona ad andare verso i fratelli e "ci conduce al Padre".
Per i volontari della Misericordia, come insegna il Papa, l'amore per i fratelli è il "gesto più grande che possiamo offrire" a Gesù "per ricambiare amore per amore".
"L'amore per i fratelli cos'altro è se non il mettere in pratica le Opere di Misericordia?" ha detto il governatore. "Ricordiamoci che, in linea con la missione di Spazio Spadoni, siamo chiamati alla riEvoluzione delle Opere di misericordia".
Il custode, Fabio Figura, ha invitato i confratelli ad interrogarsi e a discutere sul difficile equilibrio fra mente e cuore. "Chiediamoci" ha detto Fabio "se nei nostri servizi e nel nostro quotidiano impegno in Misericordia mettiamo più mente o più cuore e cosa possiamo fare per migliorare la nostra associazione".
È seguito un intenso e costruttivo confronto fra i confratelli.
Nel corso della mattinata ha chiamato il nostro Vescovo, monsignor Salvatore Rumeo, sempre vicino alle Misericordie, che ha raccomandato la preghiera.
A pranzo si sono festeggiati i 50 anni di matrimonio di Donato Matassa e di Angela Calvo.