Ultimo incontro dei confratelli prima della vestizione - Rosolini 4 dicembre 2020
ULTIMO INCONTRO DEI CONFRATELLI PRIMA DELLA VESTIZIONE
Rosolini 4 dicembre 2020
Si è tenuto ieri sera, in Chiesa Madre, l’ultimo incontro dei confratelli prima della vestizione degli 11 aspiranti che si terrà lunedì sera, vigilia dell’Immacolata.
Il correttore, don Luigi Vizzini, ha incentrato la sua catechesi proprio su Maria: “Ricorriamo a Maria per vivere la Misericordia”.
Egli ci ha presentato due brani del vangelo dove Maria è testimone della misericordia di Cristo: sotto la croce e le nozze di Cana.
Mentre Maria “stava” sotto la croce “ha ascoltato direttamente dal figlio le parole di perdono verso i suoi carnefici”. Un perdono che “è la misura della Misericordia”.
Di fonte a questo, molti di noi si sentono totalmente inadeguati. Amare e perdonare chi ti ha fatto del male non è per niente facile, al punto che spesso ci si tira indietro: “Io non riesco a perdonare e quindi non posso essere un cristiano. Non è così. Le alte vette si raggiungono a piccoli passi e per grazia. Ecco l'importanza della preghiera. Dobbiamo guardare in alto e poi camminare passo dopo passo, chiedendo l'aiuto del Signore. Così facendo, vedremo fare cose ancor più grandi”.
Sotto la croce, “Maria è testimone della misericordia di Dio che non conosce limiti ed in lei possiamo avere una alleata nel nostro cammino”.
Sotto la croce, poi, “Maria stava”. Questo verbo, stare, “sintetizza lo stile della Vergine”.
Di fronte alla morte del figlio, al dolore più grande per una madre, Maria “stava”.
Di fronte ai problemi della vita, anche quelli più grandi, non bisogna scappare, tirarsi indietro, fuggire. “Come Maria, bisogna stare”.
“Per noi confratelli "stare" è esserci nei servizi della Misericordia. È non tirarci indietro difronte alle sofferenze, al dolore”.
Anche nell’episodio delle nozze di Cana emerge il modo di vivere la Misericordia.
“A Cana, Maria ci dice che non si può stare inerti, aspettando che gli altri facciano e assumano le decisioni. Quando si accorge che era finito il vino, non fa finta di niente. Al contrario, si interessa e interviene. Vive pienamente il suo ruolo di attenzione, di responsabilità, di compassione. Lei si muove su due direttrici: sollecita l'intervento di Gesù e interviene sugli inservienti perché si fidino del figlio”.
“Maria ha tanta fiducia nel figlio da dire: fate qualsiasi cosa egli vi dirà di fare. Questa è la fede. Lei per prima ha sperimentato questa fede, ha sperimentato l’abbandono a Dio. Quando pronunciò il sia fatta la tua volontà, Maria si è fidata totalmente di Dio”.
“Anche in una situazione in cui si sperimenta la fragilità e il limite della vita, Maria è certa che Dio non viene meno alla sua alleanza. É sicura che Dio interviene per il bene del popolo. A coloro che lunedì faranno la vestizione Maria dice: fidati di Dio. Non guardare alla tua fragilità, ai tuoi limiti, ai tuoi peccati. Fidati”.
Di fronte agli ostacoli che ci presenta la vita, “di fronte alle volte in cui non ci sentiamo valorizzati, in cui siamo tentati dalle critiche, in cui ci viene da dire “chi me lo fa fare”, in cui siamo tentati a buttare la spugna, non facciamo vincere il diavolo. Affidiamoci a Dio e alimentiamo la fede con la preghiera”.
Spesso ci sono persone portate a vedere sempre il lato negativo. “Maria invece non viene risucchiata nel pessimismo. Lei vede il negativo ma non si lascia sopraffare. Lo neutralizza con la fede e la preghiera”.
Infine, don Luigi ha delineato il comportamento che deve assumere il confratello di Misericordia. “Maria non soffre di protagonismo. Nelle nozze di Cana lei valorizza gli inservienti, li invita a fare quello che dice Gesù, li rende attivi. Lei, invece, sa stare in ombra. Ebbene, quando facciamo un servizio mettiamo sul podio il nostro io oppure lo svolgiamo nel silenzio senza ricercare i riflettori?”.
“Ognuno di noi è chiamato a vivere il servizio in questo duplice aspetto: fidarci di Dio e agire senza protagonismo”.
Dopo le risonanze finali, il cerimoniere della Confraternita, Fabio Figura, ha illustrato la liturgia della vestizione, accompagnando i confratelli nelle varie fasi del rito.
Appuntamento a lunedì sera.