Incontro di preparazione al natale - Rosolini 19 dicembre 2020
INCONTRO DI PREPARAZIONE AL NATALE DEI VOLONTARI E CONFRATELLI
Rosolini 19 dicembre 2020
L’incontro si è tenuto ieri sera presso l’Oratorio Buon Pastore e ha visto la partecipazione di un buon numero di volontari e confratelli.
Il correttore, don Luigi Vizzini, ha commentato il Vangelo di Luca che racconta la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme (Lc 2. 1-20).
“Come allora, anche oggi noi siamo invitati a recarci presso la grotta di Betlemme ed ascoltare” ha esordito il correttore. “Come i pastori, che dopo l’annuncio degli angeli vanno senza indugio alla grotta, anche noi andiamo a contemplare Gesù senza pensare alle tante preoccupazioni quotidiane. Lì possiamo capire quanto grande è l’amore di Dio per noi. Gesù, infatti, come scrive San Paolo nella lettera ai Filippesi (2, 6-7), «pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò sé stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini». Questo primo fatto ci invita a dire di no al nostro orgoglio, al voler essere i migliori, i più bravi”.
Nella grotta i pastori vedono anche due genitori giovanissimi, Maria e Giuseppe, “che fanno i conti con una realtà dura. Sono in una terra straniera, costretti a trovare rifugio in una stalla e lì, al freddo e poverissimi, accudiscono il piccolo Gesù. Non hanno nulla di materiale, ma hanno l’essenziale: l’amore. Accolgono il loro figlio con il cuore. Quando facciano i servizi come ci comportiamo? Spesso non sappiamo cosa dire e cosa dare. Ebbene, diamo amore, un sorriso, una carezza e così riviviamo la bellezza della grotta”.
Ecco perché è importante fare come i pastori: andando nella grotta e contemplando il Bambino andiamo all’essenziale. “Chi va nella grotta? I piccoli, i poveri, i semplici, gli ultimi. Ecco, questa è una via per noi: ripartiamo da qui. Ripartiamo dall'altro, da chi non sta bene, da chi ha bisogno. Ripartire da qui per arrivare all’Altro, a Gesù, a Colui che ci dà la luce, perché una volta incontrata la luce ritorniamo, come i pastori, glorificando e lodando Dio e pronti a dare amore ai nostri fratelli”.
Il Natale quest’anno è diverso dal solito a causa di una pandemia che tarda ad essere sconfitta. Approfittiamone per vivere un Natale essenziale, più vero. Ricarichiamoci davanti alla grotta di Betlemme e facciamo i servizi in Misericordia con lo slancio di chi ha conosciuto l’Amore.