Eloro 2018: un successo - 12, 13 e 14 ottobre 2018
[image:image-7]ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE “ELORO 2018”: UN SUCCESSO
Rosolini 15 ottobre 2018
L’esercitazione di protezione civile “Eloro 2018” , organizzata dal Gruppo di Protezione Civile della Misericordia di Rosolini e che si è tenuta dal 12 al 14 ottobre, si è conclusa registrando un ottimo successo.
Nata da un’idea della nostra consorella Ada Avveduto, l’esercitazione aveva come obiettivi quelli di saggiare la preparazione delle nostre squadre tecniche e sanitarie, di confrontarsi con altre Misericordie per una migliore crescita nelle conoscenze dei protocolli di intervento in situazioni emergenziali e di mettere in comune esperienze associative e personali, esperienze di squadra e di vita vissuta.
Tutti questi obiettivi sono stati centrati e il bilancio finale è di quelli che ricorderemo negli anni a venire.
La preparazione dell’esercitazione è durata alcuni mesi, durante i quali il gruppo dirigente della nostra protezione civile, con in testa il responsabile Salvatore Magrì, ha predisposto un programma denso di iniziative e molto ben articolato.
Eloro 2018 si è caratterizzata per la presenza di una squadra di confratelli delle Misericordie romane. Si tratta di confratelli che rappresentano l’eccellenza nei rispettivi campi d’azione: Stefano Di Stefano, della Misericordia di Santa Marinella, direttore del centro di formazione delle Misericordie laziali e che, nella vita di tutti i giorni, è un vigile del fuoco della Città del Vaticano (è lui che ha posizionato sul tetto della Cappella Sistina il comignolo da cui fuoriesce il fumo che comunica al mondo l’elezione del Papa, in occasione dell’ultimo conclave), Lamberto Nonne, referente di protezione civile e Gino Giosuè, operatore di protezione civile, della Misericordia di Villa Adriana; Iride Marcellini, referente Ita trauma team e Luana Pace, referente trucco, della Misericordia di Santa Marinella; Elisa Taffi, psicologa, Alessia Caruso, comunicatrice nazionale, Manuel Martinelli, Mauro Valeriani, operatori di protezione civile, e Silvia Ruggeri, truccatrice, della Misericordia di Roma San Romano.
Alla esercitazione è intervenuto il Coordinatore delle Misericordie di Siracusa e Ragusa, nonché governatore della Misericordia di Augusta, Marco Arezzi, unitamente a volontari delle squadre cinofile delle Misericordie di Augusta e di Floridia.
Il campo base è stato allestito presso l’Oratorio San Domenico Savio, molto ben diretto dal responsabile di campo, Salvatore Armeri. La cucina è stata predisposta dall’Area 3 della nostra Misericordia, coordinata dal responsabile Salvatore Cataudella, che ha riscosso un altissimo gradimento tra gli ospiti.
A offrire il loro apporto nell’aiuto in cucina e nella distruzione del cibo, sono intervenuti alcuni volontari del gruppo di Rosolini della sottosezione di Noto dell’UNITALSI, con a capo la carissima Rosaria Macauda.
Il refettorio è stato realizzato grazie alle tende ristoro e alle panche e tavoli messi a disposizione del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Canicattini Bagni, su autorizzazione della sindaca Marilena Miceli, a cui va il nostro grazie.
Già nel pomeriggio di giovedì 11 ottobre, i volontari del nostro Gruppo di Protezione Civile hanno iniziato la sistemazione del campo base, montando le tende cucina e magazzino, il posto di ristoro e predisponendo i locali dormitorio. Inoltre, il segretario della Confraternita, Gianfranco Bognandi, e la responsabile per i rapporti esterni, Maria Grazia Scatà, hanno organizzato la SOM (Sala Operativa Misericordia).
Il PMA (Posto Medico Avanzato) è stato coordinato dall'infermiere professionale e nostro volontario, Claudio Gambuzza.
La mattina di venerdì 12 ottobre, sono giunti al campo i nostri ospiti, accolti dal governatore, Nino Savarino, e dallo staff dirigente. Subito dopo tutti i volontari si sono trasferiti nel salone ovale dell’oratorio per l’incontro iniziale e il saluto delle autorità.
Il nostro governatore ha presentato agli ospiti, uno ad uno, tutti i volontari della nostra Misericordia, perché “la conoscenza è il primo passo per diventare amici”.
“Sono particolarmente contento di avervi qui tra noi” ha detto Nino Savarino, “e vi accogliamo come fratelli che condividono quegli ideali di Misericordia che sono compendiati nella Croce posta al centro del nostro stemma. Sono sicuro che questi tre giorni ci faranno crescere, non soltanto sotto l’aspetto tecnico operativo, per preparare i volontari ad essere sempre pronti a intervenire, con estrema perizia e preparazione, in situazioni di emergenza e dovunque c’è un fratello bisognoso, ma anche sotto l’aspetto umano, conquistando nuovi amici; di più: nuovi fratelli”.
Subito dopo, Salvatore Magrì ha illustrato il programma dell’intera esercitazione.
È pure intervenuto l’assessore alla Protezione Civile del Comune di Rosolini, dott. Corrado Gugliotta, che ha portato anche i saluti del sindaco di Rosolini e ha augurato una tre giorni proficua.
[image:image-10]Sono quindi intervenuti i fratelli romani che si sono anch’essi presentati, dichiarandosi certi della riuscita dell’esercitazione e desiderosi di iniziare quanto prima le attività in programma.
Prima dell’inizio delle vere e proprie attività operative, si sono svolti tre laboratori tematici sull’emergenza sanitaria, di fotografia e trucco e psicologia dell’emergenza.
Nonostante il tempo non sia stato clemente, dobbiamo registrare, per la cronaca, che tutte le prove e le simulazioni si sono svolte in assenza di pioggia.
I volontari si sono trovati ad affrontare situazioni emergenziali simulate per terremoti, alluvioni e esplosioni, intervenendo in scenari realizzati, oltre che all’interno dei locali dell’Oratorio San Domenico Savio, anche presso il Parco Giovanni Paolo II, la Cava Santa , l’Area di protezione civile e la Piazza Garibaldi.
In ogni simulazione, sono stati impiegate cavie debitamente truccate in modo tale da presentare ai soccorritori uno scenario quanto più vicino alla realtà. Ci sono state simulazioni così convincenti che per ben due volte i soccorritori hanno creduto davvero di trovarsi di fronte a vere e proprie emergenze.
Grazie alla lezione tenuta da Luana Pace e Silvia Ruggeri, che hanno condiviso la loro esperienza, due dei nostri volontari, Fabio Figura e Ilenia Latina, hanno acquisito una preparazione di tutto rispetto e il risultato del loro lavoro è stato da tutti apprezzato.
Una menzione particolare va fatta al gruppo di psicologi dell’emergenza presenti al campo, appartenenti a Psicologi per i Popoli, la principale organizzazione italiana di volontariato professionale nell'ambito della psicologia dell'emergenza. Coordinato dal nostro psicologo, Francesco Marciante, il gruppo è intervenuto in ogni simulazione, per affrontare sul campo quelle situazioni che, nei casi reali, si manifestano nella popolazione e fra gli stessi soccorritori.
Le serate al campo, complice anche il maltempo, sono trascorse con momenti di fraternità fra tutti i volontari presenti. Il sabato sera è stato il momento del ballo e del karaoke, reso possibile grazie al nostro Gigi Arena: è stato bello vedere i confratelli ballare insieme e cantare ora brani siciliani, ora brani della tradizione romana.
La domenica mattina, tutti i partecipanti si sono ritrovati nuovamente nel salone ovale dell’oratorio per fare assieme il bilancio conclusivo.
Il governatore Nino Savarino ha ringraziato tutti per la bellissima esperienza vissuta insieme: “Porteremo nel nostro cuore ciascuno di voi con la certezza che saremo per sempre amici”.
“L’esercitazione è stata un successo e, nonostante le immancabili pecche, che peraltro sono servite per una migliore crescita di squadra, posso affermare che è fra quelle meglio riuscite” ha detto il responsabile del Gruppo di Protezione Civile, Salvatore [image:image-12]Magrì “e rappresenta il giusto volano per rilanciare alla grande la nostra Misericordia nel territorio e all’interno del Movimento”.
Molto toccanti sono stati gli interventi di Lamberto Nonne e di Stefano Di Stefano.
“Noi lavoriamo molto sul senso di appartenenza” ha esordito Lamberto. “Io appartengo ad un Movimento cristiano dove nel mio prossimo vedo il volto di Cristo. Le mie mani sono le mani di Dio e, quindi, sono una persona speciale. Non sono Rambo, ma sono lo strumento di Dio. Ho bisogno di sentirmi una persona nuova dentro, che mette a disposizione degli altri la propria professionalità. Non è facile, perché ci vuole il cuore ma anche la cultura dell’emergenza. Io lascio le mie comodità per andare laddove c’è il disagio, che è la nostra preghiera quotidiana e costante a Dio che ci sarà, per questo, riconoscente”.
“Vi racconto un episodio che mi è successo durante la mia esperienza in emergenza nel terremoto Umbria-Marche del 1997” ha continuato Lamberto. “Era una delle prime volte in cui facevo [image:image-13]un’esperienza a livello nazionale. Camminavo lungo una strada e ad un certo punto ho incontrato una vecchietta seduta che non parlava e che aveva dietro le spalle la sua casa crollata. Mi sono chiesto cosa avrei potuto fare per quella signora. Ho pensato di sedermi vicino a lei in silenzio. Quella non ha alzato nemmeno gli occhi per guardarmi. Ad un certo punto la sua mano ha sfiorato la mia e siamo rimasti, mano nella mano, per un paio d’ore in silenzio. Poi lei si è alzata e mi ha detto grazie. Io non so né chi è, né dove sta, né cosa fa. Mi sono sentito pieno dentro. È stata la più grande esperienza della mia vita. Noi siamo chiamati ad essere il bastone di chi è meno fortunato di noi”.
“Cerchiamo di fare squadra” ha detto Stefano Di Stefano a conclusione. “Tutti facciamo parte della stessa squadra, tutti uniti da una divisa e da una finalità. Noi ci portiamo a casa la certezza che a Rosolini ci sono degli amici con cui siamo stati benissimo. Voglio ringraziarvi tutti, uno per uno. Siamo venuti qua per fare le cose in maniera seria, perché l’esercitazione è una cosa seria. Siamo rimasti stupefatti per l’organizzazione impeccabile. La Misericordia di Rosolini è fortunata perché ha un grandissimo gruppo di protezione civile. Fortunati per avere un governatore come Nino, una squadra come Maria Grazia, come Salvatore. Se le altre Misericordie avessero una squadra come tutti voi le Misericordie farebbero un salto di qualità. Grazie dal profondo del nostro cuore”.
La Messa in Chiesa Madre, celebrata da don Alessandro Spatola, ha coronato una tre giorni intensa e altamente formativa.
Alla prossima.