Incontro dei giovani del servizio civile con il governatore - Rosolini 2 maggio 2021 - Copia
INCONTRO DEI GIOVANI DEL SERVIZIO CIVILE CON IL GOVERNATORE
Rosolini 2 maggio 2021
Domenica dedicata alla “conoscenza” quella di oggi.
Suddivisi in due gruppi – uno stamattina e l’altro nel pomeriggio – i giovani del servizio civile, che proprio l’altro ieri hanno iniziato il loro anno di attività, hanno incontrato il governatore Nino Savarino, con cui hanno avuto un lungo colloquio per “conoscersi meglio, per conoscere la Misericordia e per conoscere servizi, attività e protocolli”.
Si è parlato di volontariato e si è affrontato il tema dell’identità cristiana della nostra confraternita.
Ci si è poi soffermati sui protocolli interni, l’osservanza dei quali è necessaria per rendere il nostro servizio sempre puntuale e accogliente.
Molto interessante è stato il dialogo sul significato dell’essere volontario. Si è commentata la definizione che del volontario aveva dato il compianto Luciano Tavazza e ci si è soffermati sulla “buona cittadinanza” e “sulla solidarietà”.
“Il volontario per essere un buon volontario deve innanzi tutto essere un buon cittadino” ci ha detto il governatore Nino Savarino. “Tu puoi fare bene il tuo servizio di volontariato se prima ancora sei un cittadino che rispetta le regole sociali e le altre persone. Non sarai mai un buon volontario se vai in giro con la moto senza indossare il casco. Oppure, per rimanere in tema con il grave periodo che stiamo vivendo, se non indossi la mascherina e se non rispetti il distanziamento sociale. Insomma, buona cittadinanza e buon volontariato sono legati a doppia mandata”.
Anche la solidarietà assume un’altra valenza se viene vista nel suo significato più pregnante.
Ancora Savarino: “Il volontario non si deve fermare alla risoluzione del problema immediato. Deve andare oltre: deve essere soggetto attivo per cercare di eliminare le cause del disagio, collaborando lealmente con le istituzioni e sollecitando risposte strutturali e creative”.
Sono previsti altri incontri come quelli di oggi che vanno a sommarsi al percorso di formazione generale e specifica proprio dei volontari del servizio civile.