Incontro con i piccoli frati e le piccole suore di Gesù e Maria - 25 giugno 2020
INCONTRO CON I PICCOLI FRATI E LE PICCOLE SUORE DI GESE' E MARIA
Rosolini 26 giugno 2020
I confratelli e i volontari aspiranti della Misericordia hanno incontrato, giovedì 25 giugno scorso, presso il salone dell’Oratorio Buon Pastore, i Piccoli Frati e le Piccole Suore di Gesù e di Maria, una nuova comunità religiosa fondata da fra’ Volantino Verde, al secolo Corrado Giunta, un imprenditore ispicese che ha gestito anche un pub proprio a Rosolini e che, a 26 anni, nel momento più buio della sua vita, ha incontrato Gesù, cambiando radicalmente la sua vita.
La riunione si inserisce nel percorso motivazionale che vede impegnati i confratelli e gli aspiranti e che ha come motivo conduttore l’Incontro con Dio e la Fede.
“Nei nostri ritiri” ha detto il governatore Nino Savarino “abbiamo parlato dei grandi patriarchi dell’Antico Testamento a cominciare da Abramo, nostro padre nella fede, che incontrando Dio e fidandosi di Lui ha lasciato tutto per seguirlo, giungendo ad offrire il sacrificio del figlio Isacco. Con un salto di parecchi secoli in avanti, abbiamo parlato anche del giornalista e saggista francese André Frossard, che nel libro "Dio esiste, io l'ho incontrato" racconta la sua conversione, avvenuta dopo aver incontrato Gesù in una chiesa parigina. Ma un conto è affrontare un argomento in teoria, magari attraverso una catechesi ben preparata, altro discorso è ascoltare l’esperienza dell’incontro con Gesù dalla viva voce di chi l’ha vissuto in prima persona, come i nostri ospiti di stasera, suor Effata, suor Teresa e il missionario laico portoghese Carlos”
Suor Effata ha prima parlato della conversione del fondatore della loro comunità religiosa e poi ci ha raccontato la sua storia. Nata in Germania in una famiglia protestante, ha vissuto esperienze di dolore da bambina e poi, da adolescente, ha sofferto una lunga e profonda depressione che l’aveva condotta non solo all’ateismo, ma persino a tentare più volte il suicidio. L’incontro con Dio è stato quasi casuale. Spronata da un amico, inizia a leggere la Bibbia dove trova molte risposte alle sue tante domande. Inizia a provare un desiderio spirituale che la porta a vivere l’esperienza del pellegrinaggio a Santiago di Compostela dove conosce fra’ Volantino e gli altri suoi confratelli. Dopo un temporaneo rientro in Germania, dove completa i suoi studi (ci ha confidato di conoscere ben 5 lingue!), decide di raggiungerli in Sicilia partendo in bicicletta.
Dopo di lei, è stata la volta di suor Teresa, originaria dell’Albania e nata in una famiglia musulmana, anche se non strettamente osservante. Invitata in chiesa da un suo fratello, resta colpita dalla gioia dei cristiani e dei loro momenti di preghiera. Matura così la decisione di convertirsi al cattolicesimo e di intraprendere il cammino di catecumena per essere battezzata. Comunica questa sua scelta in famiglia, ma la reazione è piuttosto dura. La madre giunge a minacciarla di ucciderla, puntando contro di lei un grosso coltello. Allargando le braccia, risponde: “Uccidimi pure, ma non puoi farmi nulla di più”, come a riecheggiare l’insegnamento di Gesù di non temere chi può uccidere il corpo, ma nulla può sull’anima.
I confratelli hanno fatto risonanza a queste belle esperienze rivolgendo domande e chiedendo maggiori dettagli sulla spiritualità della comunità religiosa e sul loro modo di pregare.
Ha colpito la bellezza del loro sorriso e la serenità che trasmettevano.
L’incontro è terminato con l’unico regalo che questi frati e suore potessero accettare da noi: pregare insieme e pregare per loro.
Dopo la benedizione ci siamo dati l’arrivederci ad un prossimo incontro.