in preghiera per il venticinquennale - 5 giugno 2020
IN PREGHIERA PER IL VENTICINQUENNALE
Rosolini 5 giugno 2020
“Avremmo dovuto trovarci giù in villetta, in questo momento, nel vivo della nostra festa”: così il Governatore, Nino Savarino, ha aperto la sua breve introduzione al momento di preghiera con il Santo Rosario che, la sera di venerdì 5 giugno 2020, ha visto riunirsi in Chiesa Madre un nutrito gruppo di confratelli e volontari, i primi con la veste e gli altri in divisa.
Chi non ha potuto presenziare in chiesa ha avuto la possibilità di partecipare insieme a molti altri fedeli attraverso la diretta streaming sulle pagine di Facebook della Parrocchia che, come ogni sera, è stata curata dall'instancabile e precisissimo Piero Gennaro.
Molte le iniziative che erano in cantiere per le celebrazioni del venticinquennale e che non è stato più possibile portare avanti a causa della pandemia da coronavirus che ci ha letteralmente investiti agli inizi dello scorso mese di marzo, sconvolgendo le nostre esistenze.
“Così – ha proseguito il Governatore – questo nostro venticinquennale, invece che immersi nel rumore allegro della festa, ci trova riuniti in silenzio e preghiera. Accogliamo questa situazione come un'occasione di riflessione sul futuro della nostra Misericordia e del nostro stesso essere volontari”.
A presiedere l'incontro di preghiera il Parroco e nostro Correttore, don Luigi Vizzini, il quale, a sua volta, ha invitato i presenti – reali e virtuali – a soffermarsi sulla meditazione dei Misteri del Dolore che la preghiera del S. Rosario propone per il venerdì, giorno della Passione di Nostro Signore. Quindi, ha avuto inizio la preghiera che ha coinvolto tutti in una straordinaria atmosfera di silenzio e raccoglimento. A seguire, la lettura del Vangelo di Luca con la parabola del Buon Samaritano, particolarmente presente e cara a tutti noi volontari, in quanto rappresenta l'effigie del volontario soccorritore Cristiano, che si prende cura del suo prossimo sofferente e bisognoso. Proprio su questo aspetto si è incentrata la breve riflessione di don Luigi che ha voluto spezzare questa Parola calandola proprio nella realtà pratica del nostro servizio in Misericordia come occasione concreta per vivere direttamente proprio ciò di cui Gesù ci ha parlato.
Al termine la benedizione ed una foto di gruppo di confratelli e volontari, rispettando, ovviamente, le dovute distanze.
Per la festa arrivederci all'anno prossimo!